Sabato siamo stati in gita famigliare a Plymouth, la piccola cittadina in cui, quasi 400 anni fa, sbarcarono i "padri pellegrini" per fondare il primo nucleo degli Stati Uniti. Al centro del lungomare turistico di Plymouth e' conservata una roccia alla quale sarebbe attraccata la Mayflower dopo il lungo viaggio attraverso l'Atlantico. Una targa, vicino alla roccia, spiega in tono un po' riluttante che la roccia fu "identificata" solo nel 1740, 120 anni dopo lo sbarco, quando un novantenne, che da bambino aveva conosciuto alcuni dei pellegrini originali, si ricordo' dell'uso a cui era stata adibita. Se perfino le indicazioni turistiche hanno questo tono vuol dire che non c'e' alcun fondamento storico per la "venerazione" della roccia e infatti mia moglie ed io riflettevamo sulle analogie che accomunano questa "reliquia" alla Sindone, della cui ostensione si fa un gran parlare in questi giorni.
La roccia e il sudario sono "segni", o "miti", socialmente e culturalmente costruiti che svolgono funzioni differenti, ma fondamentalmente analoghe, per gruppi di esseri umani. La creazione e il sostegno di questi "miti" collettivi sono fenomeni normali per tutti i gruppi umani e anzi si dovrebbe dire che sono necessari per la loro sopravvivenza. In questo senso, le dimostrazioni scientifiche o storiche sono inutili per scuotere questo tipo di "fede": non e' forse vero che i creazionisti possono credere che Dio onnipotente abbia creato fossili che sono apparentemente vecchi di milioni di anni, anche se la terra in se' non ne ha piu' di qualche migliaio?
Dunque, la ricerca storica serve a qualcosa? Penso che il nostro piccolo contributo stia nel ricordare che i "miti" e i "segni" sono solo costruzioni umane e mai "fatti" o "verita'" inoppugnabili. Non si puo' impedire che queste costruzioni culturali vengano ad esistere e anzi in alcuni casi i "miti" hanno funzioni assolutamente positive. La roccia di Plymouth e' segno di liberta' per un'intera nazione, ma d'altra parte dietro di essa si trova la statua del capo indiano che aiuto' i Padri pellegrini e, come ringraziamento, vide la sua gente e la sua cultura distrutte dai colonizzatori. Per quanto riguarda l'immagine di Gesu', anche se personalmente non ci trovo nulla di religioso, non dubito che per molti dei pellegrini che vanno a Torino il "segno" generi un confortante senso di unione con il divino; d'altra parte, nessuno puo' dimenticare come le "immagini" di Gesu' siano state spesso potenti veicoli di oppressione (basta pensare ai Gesu' biondi di tutte le nostre chiese o alla mascolinita' di Gesu' che ha servito cosi' bene il maschilismo). Lo storico prova ad individuare i momenti in cui infallibilmente il "mito" diviene imposizione e cerca, come puo', di limitarne gli effetti piu' negativi.
8 commenti:
Che io sappia esistono anche dei creazionisti, proprio lì negli States, convinti che gli esseri umani abbiano coabitato con i dinosauri. In uno dei mille luna park della Creazione si vedono ricostruzioni di dinosauri muniti di sella e cavalcati da persone vestite come ai tempi di Gesù. A me queste cose fanno ridere, il più delle volte. In altri mi fanno piangere ed avere paura.
Giusto per capire: http://cawley.typepad.com/.a/6a00d8341d9cfb53ef00e5537537138834-pi
a proposito della sindone (indipendentemente dal fatto che la si creda o meno "originale"), però, bisogna ammettere che l'immagine che propone di Gesù è molto diversa da quella del cristo ariano.
Il Gesù della sindone è basso, dai lineamenti ruvidi con un gran nasone in mezzo. Inoltre porta su di sè tutti i segni della passione (nella migliore tradizione gibsoniana).
In questo senso, più che essere "miracolo" o "reliquia". è un segno "à la Giovanni" o una vera e propria icona su cui meditare (mi pare che lo stesso papa si sia espresso in questi termini...).
"Basso" non direi: l'uomo della sindone è alto circa 1.85 cm. Per essere un palestinese di 2000 anni fa è tutto fuorché basso (notare che oggigiorno l'altezza media degli italiani è di 1.75-77 cm).
Caro Tanzen,
e' vero, ma secondo me non bisogna nemmeno ingigantire il problema. I parchi creazionisti non sono poi cosi' tanti e soprattutto mi sembra che la minoranza che in effetti ha queste posizioni sembri piu' grande e potente perche' e' molto eccentrica (e quindi attira l'interesse dei media) e perche' sposta voti che nel sistema politico americano finiscono per risultare decisivi.
La paura di questi fenomeni non deve farci perdere di vista il fatto che un dialogo deve sempre essere cercato: marginalizzare o etichettare queste persone solamente come un branco di retrogradi non puo' far altro che aumentare la chiusura e creare ancora piu' prevenzione e intolleranza.
Grazie e ciao.
Caro Luca,
si trattava solo di un esempio di una raffigurazione che, seppur nata magari anche con intenti positivi di evangelizzazione e inculturazione, poi e' degenerata in altre direzioni.
Niente e' per definizione innocuo: anche il Cristo di Gibson che tu menzioni ha i suoi bei problemi e la cosa e' molto evidente se la si osserva da questa parte dell'oceano.
Ciao
x tanzen: ops, ero convinto che fosse 1.60. sabato vado e controllo di persona! ;p
x giovanni: concordo.
luca
Mah!io sono creazionista, ma non credo che gli uomini abbiano cavalcato dinosauri...cosi come credo che qualunque evoluzionista onesto inorridisca di fronte a cose del tipo publicate sul National Geographic, November 1999 (fossile di un Archaeoraptor liaoningensis, anello tra dinosauro e uccello) e poi ritrattate in National Geographic, October 2000 (era una frode colossale).
Grazie Giovanni per l'invito al dialogo e al rispetto genuino.
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