In questo post, tuttavia, mi vorrei concentrare su di un passo specifico (8:44), nel quale si trova l'accusa forse piu' bruciante fra tutte: i Giudei non sarebbero "figli di Abramo", come loro stessi affermano, ma "figli del diavolo". Il versetto 44, pero', ha sempre creato problemi agli esegeti, fin dai tempi dei Padri della chiesa. Il testo ci dice, nella versione CEI, che "egli era omicida fin dal principio e non stava saldo nella verita', perche' in lui non c'e' verita'": pero', la parte terminale lascia perplessi ("quando dice il falso, dice cio' che e' suo, perche' e' menzognero e padre della menzogna"). Allora il diavolo qualche volta puo' dire la verita': ma come e' possibile questo se ci e' stato appena detto che in lui non c'e' verita'?
In verita' l'ultima parte del versetto potrebbe anche essere tradotta in un modo diverso: "quando dice il falso, dice cio' che e' suo, perche' e' menzognero anche suo padre". Si sta quindi parlando del "padre del diavolo"? E' possible, perche' anche all'inizio del versetto 44 il testo greco potrebbe essere tradotto sia come "voi siete dal padre, dal diavolo" oppure "voi siete dal padre del diavolo".
Questo era effettivamente il modo in cui Eracleone, un maestro "gnostico" del II secolo di cui ci parla Origene, leggeva il versetto: si tratterebbe quindi di una strana "genealogia" del diavolo per cui il menzognero originario da cui prendono i Giudei sarebbe il nonno del diavolo.
Il testo e' molto complicato e probabilmente corrotto, ma una possibilita' sarebbe quella di intendere il "diavolo" come Caino: cosi' la definizione di "omicida fin dal principio calzerebbe a pennello e i Giudei che tramano per uccidere Gesu' sarebbero perfetti discendenti di Caino. Ma di chi e' figlio Caino? Ci sono diverse tradizioni, sia nei targumim che in alcuni scritti cristiani (per esempio, il romanzo pseudo-clementino), in cui Caino non e' figlio di Adamo, ma di satana che avrebbe avuto una relazione illecita con Eva: in questo modo, il testo di Giovanni si capirebbe come un'altra testimonianza di questa leggenda.
2 commenti:
Rieccomi a visitare il suo blog....
A proposito del cap.8 di Giovanni ho notato che inizia dicendo che Gesù si rivolge " a a quei Giudei che avevano creduto il Lui", Il discorso che segue presuppone ( almeno così mi pare di capire ) sia rivolto proprio a coloro che non credono in Lui,(vers.45) tanto che alla fine Gesù è costretto a nascondersi nel Tempio perchè lo vogliono lapidare.
Si smentisce? come districarsi?
Saluti e cordialità. G. Nicora
Cara/o G.Nicora,
lei mette il dito nella piaga: in effetti, il Vangelo di Giovanni e' pieno di queste difficolta' e di questi "buchi" ricuciti con toppe piazzate alla bell'e meglio. In generale, esistono due possibilita' di soluzione di problemi come quello che lei ha evidenziato. Anni fa andava molto di moda dire che piu' redattori avevano messo le mani nel testo e che non erano stati capaci di nascondere tutte le contraddizioni create dai numerosi rifacimenti. Oggi, invece, si cerca di salvare l'unita' del testo.
Il problema che lei solleva mi e' stato posto anche da uno studente a lezione: il punto dolente e' il passaggio tra il v. 30 e il 31, dove si dice appunto che Gesu' si rivolge a Giudei che hanno creduto in lui, ma poi il discorso che segue e' un attacco durissimo, fino al punto che sembra che Gesu' voglia quasi costringere questi Giudei a smettere di credere in lui. Molti studiosi credono che in questo capitolo ci sia un riferimento alla polemica di Giovanni contro i "giudeo-cristiani", vale a dire dei cristiani che si rifiutano di credere che Gesu' sia Dio, perche' non vogliono abbandonare il giudaismo e sostenere una dottrina che a loro sembrava contraria ala monoteismo.
Grazie ancora per la domanda.
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