Le discussioni sulle lettere paoline mi sono parse molto innovative: Joachim Hengstl dell'Universita' di Marburgo, uno dei massimi esperti mondiali di storia del diritto nell'antichita' ha fatto notare un elemento solitamente trascurato quando si analizzano le lettere attribuite a Paolo. A differenza di tutte le altre lettere che conosciamo dai papiri, quelle di Paolo non contengono, soprattutto all'inizio, nessun particolare sulla vita e sulla situazione personale dell'autore: cio' fa pensare che queste epistole siano passate attraverso una fase di redazione nell'antichita' in cui qualcuno ha deciso che certi particolari non erano importanti e potevano essere eliminati.
Gunther Schwab, un giovane studioso, appena dottorato presso la Facolta' di Teologia di Salisburgo, ha presentato la sua analisi di alcuni passi della Prima lettera ai Tessalonicesi e ha mostrato, in modo molto convincente, come questi siano stilisticamente paralleli a testi tratti dagli Atti degli apostoli. Entrambi questi contributi hanno proposto innovazioni metodologiche nell'analisi dei testi paolini e mi pare abbiano gettato seri dubbi sull'attendibilita' della tradizione che ci ha trasmesso il testo di Paolo.
Il convegno e' stato chiuso da David Martinez, professore di papirologia alla University of Chicago, che ha parlato della storia della festa dell'Epifania come essa appare nei papiri egiziani. Come ancora oggi per le chiese cristiane d'Oriente, il 6 gennaio e' una delle date piu' importanti dell'anno fin da un'epoca molto antica: anzi, nei documenti piu' antichi l'Epifania e' il giorno in cui si festeggia la venuta del Figlio di Dio (il Natale al 25 dicembre sara' solo una novita' tarda importata dall'Occidente). Questo evento fondamentale non e' ovviamente collegato alla nascita di Gesu', ma, come nel Vangelo di Marco, alla discesa dello Spirito di Dio su Gesu' al momento del battesimo ricevuto da Giovanni.
3 commenti:
Buongiorno professor Bazzana, sono un giovane religioso italiano, sacerdote in una piccola parrocchia del Nord Italia. Mi sa dire dove posso trovare il commento al Vangelo di Luca di cui parla sopra? La ringrazio in anticipo e la benedico. Un saluto affettuso, don Eusebio
Caro don Eusebio, grazie della lettura e della benedizione.
Immagino che lei intenda il commento a Luca di Bovon (mi corregga se sbaglio). Il commento e' stato pubblicato in forma completa (4 volumi) in francese (la lingua originale) da "Labor et Fides" di Ginevra e in tedesco da Neukirchner Verlag. Per fortuna, Paideia sta pubblicando anche una traduzione in italiano di cui sono stati gia' pubblicati i primi due tomi che mi sembra arrivino a coprire il materiale del Vangelo fino al capitolo 17.
Saluti
Sì certo, intendevo lo scritto relativo a Bovon, mi perdoni ma non sono molto pratico di computer. Infatti spesso mi faccio aiutare dai ragazzi dell'oratorio. Le auguro ogni bene e la ringrazio. don Eusebio
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