Tra le molte cose, mi ha solleticato la menzione del vegetarianesimo di Adamo ed Eva prima della loro cacciata dal paradiso terrestre: in effetti, se si leggono con attenzione i primi capitoli della Genesi, Dio da' ai due progenitori da mangiare da tutti gli alberi del giardino, ma non dice mai loro esplicitamente di ammazzare animali per nutrirsi. Da qui, alcune tradizioni hanno derivato la conclusione che Adamo ed Eva fossero originariamente vegetariani e che il cambio di vitto sia da considerare un'altra delle spiacevoli conseguenze della caduta.
Di mio vorrei aggiungere l'osservazione che tali tradizioni sono presenti anche in antichi testi cristiani: per esempio, il romanzo pseudo-clementino, che probabilmente riporta idee della fine del secondo secolo, sviluppa gli stessi temi anche se in modo leggermente differente. In questo testo, la decadenza dell'umanita' non e' causata dal peccato dei progenitori, ma, come nelle tradizioni enochiche, dall'unione innaturale fra gli angeli e le donne. Da loro nascono i giganti, mezzi umani e mezzi sovrumani, che infatti hanno un appetito disumano che li spinge a non accontentarsi di vegetali: essi sono i primi a commettere l'orrendo delitto di cibarsi di sangue e di carne. La contaminazione che ne deriva coinvolge tutto il cosmo e spinge Dio a inviare il diluvio. L'unica soluzione possibile a questo stato di cose e' quello che fanno i membri della comunita' giudeo-cristiana descritta nel romanzo: rinunciare assolutamente alle carni e al vino e cibarsi solo di vegetali ed acqua. In questo modo si ripristina l'ordine originario e si evitano, dal punto di vista giudaico, le impurita' portate dalle carni che possono essere state sacrificate agli idoli.
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