lunedì 17 agosto 2009

Giochi da bambini e filologia

Questa mattina mio figlio, che ha quasi un anno, stava ascoltando un libro musicale che ripete ossessivamente questa filastrocca: "Guarda sotto il mio zampino, / si nasconde Celestino, / il mio amico topolino". Se si ascolta il canto, non si puo' non notare che le parole "si nasconde" sono pronunciate assai male, tanto che io avevo capito che il testo fosse un improbabile "pignattone Celestino" (sic!). Mia moglie sosteneva ovviamente la versione corretta, ma e' interessante chiedersi: a parita' di indizi, in che modo si effettua la scelta fra queste due varianti?
Scherzosamente, si puo' fare un paragone con la filologia neotestamentaria, la disciplina che confronta i vari manoscritti del Nuovo Testamento e cerca di arrivare a stabilire quale fosse il testo originale che purtroppo e' andato perduto. Quando ci sono due varianti e bisogna fare una scelta, qualche volta si applica una regola che viene chiamata tecnicamente "lectio difficilior", che vuol dire semplicemente che si considera migliore la "variante piu' difficile". Nel caso della filastrocca, si sarebbe dovuto scegliere "pignattone", perche' e' piu' difficile (in realta' quasi impossibile) spiegare cosa ci stia a fare questa parola nel contesto.
Un esempio evangelico puo' chiarire di cosa si sta parlando: nel Vangelo di Marco, quasi all'inizio (1:40-45), Gesu' incontra un lebbroso che lo supplica di guarirlo. In tutte le edizioni critiche e nelle traduzioni, il versetto 41 suona come nella versione italiana della CEI: "Mosso a compassione, stese la mano, lo tocco' e gli disse 'Lo voglio, guarisci'". Ma in pochi manoscritti antichi, anziche' "mosso a compassione", si legge "adiratosi" (in greco orgistheis). Qual e' la versione piu' antica?
Tutti i filologi considerano "adirarsi" il verbo originale, perche' applicano come si deve la regola della "lectio difficilior": quale motivo avrebbe avuto Gesu' di prendersela con quel povero lebbroso che non chiedeva altro che di essere liberato dalla sua malattia? Gli scribi che hanno copiato il Nuovo Testamento, invece, avevano tutte le ragioni di eliminare la rabbia, che non si addice a Gesu', e sostituirla con la compassione che va molto meglio. E' esattamente il motivo per cui, ancora oggi, edizioni "critiche" e traduzioni hanno mantenuto questa versione tradizionale. 

7 commenti:

Paolo ha detto...

ma caro Bazzana, sii un po' gnostico... ovvio che si sia adirato: il lebbroso non comprende la verità dell'insegnamento e si ostina a voler salvare la carne. Anche io mi sarei spazientito...
Poi, consapevole della storia nella sua interezza (quasi fosse una singolarità di tipo tempo), il Gesì mago decide che ai posteri non può certo consegnare un lebbroso rimandato a casa malato.

Oppure... si tratta di una crasi di due episodi / due persone che non c'entrano nulla tra di loro. In uno il "Gesù liberatore dalla carne" si adira, nell'altro il Gesù da baraccone guarisce con effetto pirotecnico.

Bruno ha detto...

Non vorrei sbagliarmi, ma un'edizione del vangelo che ho a casa traduceva proprio con adirarsi, tanto che anche io mi ero stupito di quanto fosse suscettibile il Salvatore... Controllerò (per la cronaca è quella adottata da Einaudi, I Millenni) C'è comunque da dire che il vangelo è abbastanza ricco di situazioni in cui Gesù si adira, anche con severità. Quindi forse non è solo per la lectio difficilior che i filologi ritengono la traduzione "adirarsi" la più corretta. A presto

Bruno ha detto...

Sbaglio o si è perso un mio commento?

Giovanni Bazzana ha detto...

Caro Paolo, piu' che gnostico io direi che Gesu' e' in tutto giudaico e, in questo caso, si irrita perche' non gli piace essere accostato da un lebbroso, che, come si sa, e' per definizione impuro e rischierebbe di contaminarlo.
Caro Bruno, e' vero che Gesu' si irrita spesso nei Vangeli, ma di solito questo succede con chi apparentemente se lo merita, come nella famosa storia dei mercanti scacciati dal Tempio. Comunque, sarebbe molto interessante dare un'occhiata alla traduzione di cui parli, soprattutto per vedere chi l'ha prodotta (Giancarlo Gaeta, se non mi sbaglio) e basandosi su quale testo critico.

Paolo ha detto...

Caro Bazzana,
ma avendo il potere di curarlo, ed effettivamente curandolo da lì a poco, quale rischio di impurità ci sarebbe? Io sono più dell'idea che si adiri perchè il lebbroso non comprende e insiste sulla carne (da qui lo "gnostico").
Che Gesù sia in tutto e per tutto giudaico poi... e allora dov'è la moglie?
;-)

Anonimo ha detto...

non potrebbe essere che il non sposarsi di Gesù fosse un modo per non avallare il patriarcato in auge a quei tempi e contrario ai suoi insegnamenti sull'uguaglianza fra i sessi? Anche per questo si sarà irritato! Forse a questo proposito ho letto qualcosa di Elisabeth Schusser Fiorenza. Correggetemi grazie.
G. Nicora

Elijah Six ha detto...

"Tutti i filologi considerano 'adirarsi' il verbo originale... ma le edizioni 'critiche' e traduzioni hanno mantenuto la versione tradizionale."
In realtà se si considerano i criteri esterni (e solo quelli in un primo momento) qualsiasi filologo direbbe che la variante che riporta "orgisthesis" non è da privilegiare. Essa è infatti solo attestata da D (codice bilingue) e poche traduzioni antiche in latino (a, ff2, r1). Una vera miseria. Tutti i manoscritti più importanti e antichi e qualitativamente considerati di norma migliori contengono la variante testuale privilegiata nelle moderne edizioni critiche del NT come anche dalle traduzioni in lingua corrente. Alla luce di quanto detto non sembra poi così strano che si privilegi la variante tradizionale.
D'altra parte i criteri interni parlano in favore della variante testuale contenente "orgiestheis", essendo appunto una "lectio difficilior". Insomma è più semplice spiegare come mai da "orgiestheis" si sia passati a "splagchnistheis" che il contrario.
Bisogna però dire che in altri passi in Marco dove troviamo un Gesù adirato o indignato (Marco 3:5; 10:14) non troviamo varianti testuali significative, ma i passi sono stati lasciati così com'erano. Quindi perché mutare solo Marco 1:41 e gli altri passi no? Non avrebbe senso.
È possibile che il verbo "adirarsi" sia stato ispirato dal verbo presente due versi dopo (Marco 1:43), cioè "ammonire severamente", oppure che tale variante sia sorta a causa di una confusione fatta perché in aramaico abbiamo due termini simili per dire "adirarsi" e "impietosirsi".
In definitiva, la questione mi pare essere un po' più complessa e variegata di quanto si sia fatto credere.