sabato 7 novembre 2009

Vangelo di Tommaso: il film

Nel suo blog, Mark Goodacre ha raccolto negli ultimi giorni una quantita' notevole di materiali che riguardano il Vangelo di Tommaso, la storia della sua scoperta e della ricerca scientifica su questo testo. Fra le cose piu' curiose che sono saltate fuori ci sono certamente due brevi filmati, nei quali il Vangelo viene messo in scena (per i piu' curiosi sul blog di Goodacre trovate anche un filmato sul Testimonium Flavianum e una vera chicca sul Vangelo segreto di Marco). Le due clip non sono molto accessibili (entrambe in inglese, ma con sottotitoli in olandese), ma meritano un commento perche' hanno caratteri del tutto eccezionali.
Intanto e' gia' straordinario che a qualcuno sia venuto in mente di mettere in scena il Vangelo di Tommaso: mentre gli altri Vangeli canonici sono infatti facili da pensare come film (al limite basta seguire la storia), per Tommaso il problema maggiore e' che tutto il Vangelo e' costituito solo da una serie di detti di Gesu'. In secondo luogo, e' interessante vedere come e' stato realizzato il Vangelo di Tommaso in film. Fare un film su Gesu' e' come fare una ricerca sul Gesu' storico: in genere, il Gesu' che ne viene fuori assomiglia come una goccia d'acqua all'autore del libro o del film e quindi ci racconta di piu' su quest'ultimo che non sulla figura storica (probabilmente irraggiungibile) di Gesu'. E' stato cosi' per il Cristo contadino di Pasolini, per quello effemminato e sottilmente anti-semita di Zeffirelli o per quello macho e splatter di Mel Gibson.
Il Gesu' di questo film e' un uomo biondissimo, che indossa una tunica bianchissima e si aggira per prati e colline proclamando i suoi detti. Questa rappresentazione costituisce ovviamente un grosso problema, perche' in genere il Vangelo di Tommaso e' considerato (semplicisticamente) il meno giudaico di tutti e gli studiosi che l'hanno piu' studiato sono stati accusati (a torto) di voler "de-giudaizzare" il Nazareno: il trovarsi qui un Gesu' quasi "ariano" non aiuta molto a superare tali problemi.
Il Vangelo di Tommaso e' considerato il Vangelo "gnostico" per eccellenza e quindi un suo tema centrale e' il dualismo fra lo spirito buono e la materia cattiva. Penso che il tunicone bianco indichi il fatto che lo spirito di Gesu' e' libero dalla materia, mentre, per indicare quest'ultima, l'autore del film ha inserito degli stacchi di vita di una metropoli moderna e soprattutto di gente che sale e scende da una metropolitana (evidentemente l'epitome della negativita' negli anni '70). Pero', sovrapponendo il dualismo campagna buona/citta' cattiva a quello spirito/materia, mi sembra si commetta un anacronismo madornale: dubito che nell'antichita' qualcuno (eccezion fatta per il mondo falso e propagandistico della poesia bucolica) avrebbe fatto la stessa associazione.

6 commenti:

Anonimo ha detto...

E un bravo Bazzana. Finalmente un riferimento al vangelo di Tomaso, testo giustamente definito gnostico nonostante i dubbi di qualcheduno a riguardo. E soprattutto un testo che non esiterei a definire di fondamentale importanza per gli studi di storia del cristianesimo antico. Non tanto per i contenuti, quanto per le vicissitudini legate al suo rinvenimento: quanti altri dogmi ci sono ancora da sfatare?
Ludwig

Anonimo ha detto...

Prof. Bazzana.
Il Vangelo di Tommaso da Lei presentatoci il 6.10 u.s ci ha introdotto sulla storia del suo ritrovamento.Il Prof.H. Koester dell'Univ.di Harvard recentemente ha suggerito la raccolta di detti del V.di T. e asserisce in accordo con lei sulla datazione che ritiene contemporanea o anche precedente la stesura dei vangeli del N.T. E'definito un vangelo gnostico. Ora,se gnosi non è conoscenza razionale ma intuitiva (come scrisse anche Teodoto maestro in Asia minore di questa "vista intuitiva" ecc.), non potrebbe essere che l'evangelista Giovanni nel cap. 20, 19 e seguito avesse attinto proprio dal V. di T. e ispirato la figura di Gesù "quasi ariano" all'autore del filmato di cui lei ci ha parlato? Sono confusa. Grazie. G. Nicora

Johannes Weiss ha detto...

Devo essere sincero. A me il Vangelo di Tommaso (sul quale non saprei sbilanciarmi se definirlo gnostico, semi-gnostico o, come argomenta DeConick, encratita) sembra un documento della massima importanza per la storia del cristianesimo antico, ma non altrettanto (seppur indubbiamente prezioso e significativo) per lo studio del Gesù storico.
Sono d'accordissimo con i Norelli, i Pesce, i Koester che tutte le fonti, i brandelli di fonti e tutti gli agrapha debbano essere presi in egual considerazione. Non ci devono essere pole-position. Si parte tutti sulla stessa linea. Ma poi nel corso della gara è inevitabile che avvenga la scrematura del gruppone.
Esagero quindi se dico che i nostri Coppi e Bartali alla fine, gira e rigira, sono sempre Q e Marco? Con tutto il forte e sincero apprezzamento per M, L, Gv, Ev. Th., vangeli giudeo-cristiani etc. - tutti ottimi gregari -, se avessimo soltanto Q e Marco, il Gesù storico che ne risulterebbe, sarebbe così radicalmente e irriconoscibilmente mutilo rispetto a quello che possiamo raggiungere attraverso il ricorso a tutte le fonti?
E' chiaro che il mio è un interrogativo intenzionalmente estremo e provocatorio....

Johannes Weiss

P.S. essendo il mio primo intervento, saluto il prof. Bazzana e mi complimento per il bellissimo blog.

Giovanni Bazzana ha detto...

Il Vangelo di Tommaso e' certamente stato negli ultimi anni uno dei testi piu' discussi e piu' importanti per l'avanzamento delle nostre conoscenze sulla storia del cristianesimo antico. Francamente mi sembra che definirlo "gnostico" sia un po' sminuirlo, anche perche' ormai gli specialisti piu' avvertiti (Karen King, ad esempio) tendono a rifiutare l'uso della categoria stessa di "gnosticismo", che e' piu' che altro una creazione polemica degli eresiologi dell'antichita'.
Per quanto riguarda il rapporto con gli altri Vangeli: su Giovanni, qualcuno ha sostenuto che Tommaso sarebbe trattato cosi' male nel capitolo 20 proprio perche' chi ha scritto il quarto Vangelo voleva mettersi in competizione e sminuire il molto piu' importante Vangelo di Tommaso.
A Johannes (grazie per i complimenti, ma non chiamarmi prof. Bazzana, per favore!), io non sarei tanto poco fiducioso per quanto riguarda la ricerca sul Gesu' storico: recentemente, per esempio, mi sembra che Kloppenborg abbia dimostrato in modo convincente che la versione originaria della parabola dei vignaioli omocidi si trova proprio nel Vangelo di Tommaso

Johannes Weiss ha detto...

No, no, Bazza (questo forse va meglio!),
non sono affatto uno scettico, tutt'altro... sono praticamente un maniaco del Gesù storico! E non escludo affatto che Tommaso (oltre a detti non attestati nei sinottici, ad es. il noto logion 82 e altri ancora) possa conservare qua e là forme più antiche rispetto ai paralleli sinottici (anche se lo scetticismo moderato di Tuckett, rispetto a quello più radicale di Meier, mi seduce...).
Quello che intendevo dire è piuttosto che, pur nel sacrosanto rispetto del principio secondo cui tutte le fonti vanno considerate a egual titolo, alla fin fine, ho il sospetto che le fonti extra-canoniche (o meglio: extra-sinottiche) non incidano più di tanto sul profilo che possiamo farci di Gesù... lo ritoccano, ma non lo alterano (parlo almeno per chi non sposa la teoria del "Q1 sapienziale + Ev.Th. primitivo" quale tradizione più antica su Gesù).

J.W.

Giovanni Bazzana ha detto...

This is way better ;)