venerdì 18 dicembre 2009

Gesu' e' nato a Nazaret o a Betlemme?

Con l'avvicinarsi del Natale, tutti i blog biblici si concentrano sui temi classici: e' la cosa che succede anche nel podcast di Mark Goodacre, che, con la consueta precisione, ha dedicato l'ultima puntata alla questione del luogo di nascita di Gesu'.
Questo e' un problema che angustia gli studiosi da lungo tempo e bisogna riconoscere a Goodacre una grande abilita' nel trattare le fonti in gioco e nel valutare il loro differente valore. Contrariamente a quanto si puo' pensare le tradizioni su Gesu' non sono ne' concordi ne' molto chiare sul suo luogo di nascita: solo due dei Vangeli canonici dicono che Gesu' sarebbe nato a Betlemme, mentre il Vangelo di Marco, che e' il piu' antico, non conosce questa tradizione e anzi sembra (anche se non lo dice mai esplicitamente) presupporre che il Messia fosse nato a Nazaret, in Galilea. Matteo e Luca raccontano in due modi diversi e indipendenti la nascita di Gesu' a Betlemme; anche se in questo caso concordano sul luogo, e' bene notare che Matteo racconta la storia come se i genitori di Gesu' avessero sempre abitato a Betlemme e si fossero trasferiti a Nazaret solo dopo il ritorno dall'Egitto (Mt 2:23), mentre Luca deve introdurre la complicata (e inverosimile) storia del censimento per spiegare come mai la famiglia si trovasse a Betlemme (e non nel posto che ci si aspetterebbe: Nazaret) al momento della nascita di Gesu'. Il quarto Vangelo, quello di Giovanni, non sembra dare indicazioni, ma c'e' un versetto (7:42), nel quale gli "ebrei" si domandano come possa essere il Cristo uno che viene dalla Galilea, quando tutti sanno che il Messia deve venire da Betlemme. Mi pare che Goodacre abbia ragione quando ritiene che questo versetto sia un esempio perfetto della famosa "ironia" giovannea: gli avversari di Gesu', nel momento in cui cercano di opporsi a lui, affermano la sua autorita', perche' non sanno che egli e' in effetti nato a Betlemme e quindi e' il Cristo.
Ma come si fa a giudicare se la tradizione su Betlemme e' storica? Nelle ricerche sul Gesu' storico si usano alcune semplici regole: una dice che ha poca probabilita' di essere storico cio' che puo' essere stato creato dai primi cristiani per confermare che Gesu' era il Messia predetto dai profeti della Bibbia ebraica. Gia' ho accennato al fatto che c'e' una profezia (Michea 5:1-2) che sembra attribuire a Betlemme l'onore di dare i natali al Messia. La conclusione piu' ragionevole e' che alcuni cristiani abbiano creato la tradizione che Gesu' di Nazaret fosse nato a Betlemme per affermare cio' in cui loro credevano, vale a dire che lui fosse il Messia profetizzato dalla Bibbia ebraica.

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Torno sul blog dopo alcuni giorni di assenza per portare a termine alcuni esercizi spirituali lontano dalla mia parrocchia. Sono letteralmente esterrefatto dai dubbi che molte persone, soprattutto molti giovani che frequentano l’oratiorio, si pongono sulla storicità del Cristo. Anche la questione del luogo di nascita fa parte di questo florilegio di interrogativi. Mi sembra tuttavia chiaro che Gesù nacque a Betlemme: lo dicono i Vangeli e tanto dovrebbe bastarci. A meno che non si voglia nuovamente screditare la tradizione e dire che gli Evangelisti, magari per fare della insensata ironia, si siano divertiti a prendere per il naso i posteri dubbiosi. Auguri per una serena Natività nel nome del Signore, don Eusebio

Giovanni Bazzana ha detto...

Caro don Eusebio,
prendere per il naso certamente no, ma nel mio piccolo direi che gli evangelisti avevano soprattutto l'interesse di mostrare che Gesu' aveva dato "compimento" alle profezie della Bibbia ebraica. Di fronte a questo non c'e' dubbio che per questi autori l'intenzione di scrivere una perfetta e neutra cronaca storica fosse un obiettivo secondario: molti elementi e molte contraddizioni provano questo e inducono gli storici a porsi delle legittime domande.
Un saluto e altrettanti auguri.

Anonimo ha detto...

Hai portato un movente contro Betlemme (nonostante Betlemme sia il luogo di nascita di Gesù secondo due fonti indipendenti tra di loro - Matteo e Luca), ma nessuna prova concreta in favore di Nazaret. Steve Mason un anno fa ha scritto online un articolo al riguardo giungendo forse più coerentemente ad un non liquet (non si sa).
Ciò che non capisco è perché in una simile situazione non si segua il motto: "in dubio pro reo".
Dubitare di Betlemme significa dare del bugiardo ai primi cristiani (solo tramite un movente, senza prove concrete), a due fonti indipendenti tra di loro (frutto del caso?), senza la presenza di una prova concreta in favore di Nazaret (Giovanni l'hai escluso tu, facendo presente che si può benissimo trattere della sua ironia).
In sostanza: non vedo un vero motivo per cui non si possa credere che sia stato Betlemme il luogo di nascita di Gesù.
Questo nonostante buona parte degli accademici (Bazzana incluso) è propensa a considerare Nazaret come il luogo di nascita di Gesù.
Elijah

Giovanni Bazzana ha detto...

Caro Elijah,
se sono stato troppo netto nel post, riconosco volentieri che la questione sembra anche a me lungi dall'essere risolta una volta per tutte.
Hai ragione quando dici che l'argumentum e silentio non puo' da solo togliere ogni dubbio, anche se riconoscerai che sia abbastanza notevole il fatto che le tradizioni piu' antiche (quanto meno) non sappiano niente della tradizione relativa a Betlemme.
Tra parentesi, come ti ho gia' detto non credo che una regola come "in dubio pro reo" si possa applicare alla ricerca storica: il giudizio sulle fonti funziona, per me, in modo opposto a quello che si dovrebbe trovare nei tribunali. La presunzione di innocenza non vale, ma le fonti devono dimostrare di essere affidabili.