martedì 20 ottobre 2009

Il progetto per una Bibbia conservatrice

Fa molto discutere in questi giorni qui sull'altra sponda dell'oceano la proposta di scrivere una nuova traduzione della Bibbia di impronta conservatrice (legata all'alternativa conservatrice a Wikipedia, la molto seguita Conservapedia). L'idea nasce dal fatto che alcuni, chiaramente molto conservatori, trovano le traduzioni attualmente circolanti troppo "liberali" (attenzione che qui "liberale" non ha il senso che ha da noi, ma vuole dire suppergiu' qualcosa di simile al nostro "progressista").
Non c'e' dubbio che la cosa sia fatta con un certo rigore: per esempio, i traduttori avrebbero deciso di eliminare tutti quei passi che non sarebbero filologicamente autentici, ma che rimangono ormai per abitudine inveterata in tutte le Bibbie. E' il caso, di cui ho gia' parlato qui, della conclusione del Vangelo di Marco e della pericope dell'adultera in Giovanni (anche se, in questo secondo caso, i motivi per eliminarla sono anche ideologici, perche' si dice che non si puo' accettare un Gesu' che permette un comportamento immorale come l'adulterio).
Ovviamente, pero', in un progetto di questo tipo, molte delle scelte sono chiaramente dettate dall'ideologia: per esempio, ci si lamenta del fatto che nelle traduzioni correnti siano usati troppo spesso i termini "compagno" e "lavoratore", che puzzano un po' troppo di "socialismo" (questa e' l'accusa piu' grave che si puo' lanciare ad un politico americano di sinistra e viene usata un po' come Berlusconi usa il termine "comunista": naturalmente, quest'ultimo non e' nemmeno contemplato dal lessico politico americano). Per lo stesso motivo, la traduzione dovrebbe mettere in risalto il "contenuto di libero mercato" delle parabole di Gesu'. La conclusione e' che spesso e volentieri si rasenta il ridicolo, ma i temi possono essere anche piu' seri: in Mc 6:22, ad esempio, la parola greca (korasion), che viene normalmente tradotta "ragazza" o "fanciulla", viene resa come "bambina" in modo tale che Erode sia identificato come un pedofilo e che sia ancora piu' chiaro il carattere depravato della sua figura (come se il fatto di far decapitare della gente per aver visto ballare una "ragazza" fosse una cosa da nulla!).
In conclusione mi sembra che questo sia uno dei soliti tentativi di adattare il testo biblico ai propri interessi e alle proprie idee. Ma non c'e' nulla di cui meravigliarsi: magari in questo caso il tentativo e' piu' sfacciato o piu' goffo, ma in realta' tutti gli esegeti o i traduttori hanno fatto questo da quando la Bibbia esiste. Infatti la Bibbia e' tanto lontana dalla nostra mentalita' e tanto incomprensibile che non si puo' fare altro per renderla accettabile e utilizzabile ai nostri giorni.

3 commenti:

Anonimo ha detto...

Ritengo che la componente conservatrice sia per definizione inista della Bibbia. In quanto - mi si consenta il termine - "compendio" di regole e precetti i testi sacri non possono ammettere la caducità o l'opinabilità degli stessi.
Cordialmente, G.Lambertenghi

Giovanni Bazzana ha detto...

Caro Lambertenghi, non sono totalmente d'accordo. Mi pare che la Bibbia sia stata usata anche per grandi gesti "rivoluzionari" (per esempio, la riforma protestante). In realta', sono convinto che il conservatorismo e il progressismo siano negli occhi e nella mente di chi legge e interpreta il testo: alla Bibbia si fa dire quello che si vuole (pensi al fatto che, qui in America, la stessa Bibbia e' stata usata sia da chi voleva mantenere lo schiavismo sia da chi lo voleva abolire). Grazie per i commenti sempre interessanti.

Anonimo ha detto...

Mi permetto di precisare che ho parlato di "componente conservatrice" quindi non di totalità dell'opera. Fatta questa doverosa precisazione, dando a Cesare ciò che è di Cesare mi verrebbe da dire, condivido quanto lei dice nella sua replica. Grazie a lei per gli interventi sempre stimolanti e pertinenti.
Cordialmente, G.Lambertenghi