martedì 1 settembre 2009

Il millennio I

Tempo fa, una gentile lettrice ha chiesto qualche informazione supplementare sul tema del regno millenario e sulla sua presenza nel testo dell'Apocalisse di Giovanni. Questo e' uno degli aspetti del libro che ha piu' influenzato il successivo pensiero cristiano e che ha suscitato piu' controversie fra teologi e uomini di chiesa: per questo motivo, mi pare il caso di non ridurre la questione a una singola, breve risposta, ma di dedicare alcuni post alla cosa.
Anzitutto, bisogna dire che, rispetto al ruolo che le dottrine millenariste hanno avuto e hanno nella storia del cristianesimo, la loro presenza nell'Apocalisse non e' piu' che un breve accenno. Si tratta di pochi versetti sui quali si sono versati fiumi di inchiostro: all'inizio del capitolo 20 del nostro libro si descrive quello che accadra' dopo che le armate demoniache dell'Anticristo saranno state sconfitte da Cristo nella battaglia di Armagheddon (capitolo 19). Giovanni ci dice che un angelo scendera' dal cielo e imprigionera' il "serpente antico", il demonio, nell'inferno per un periodo di tempo limitato, 1000 anni. Dopo il millennio, il demonio sara' liberato un'ultima volta e condurra' tutte le genti della terra (Gog e Magog) contro i giusti nella battaglia definitiva.
Questi sono i tempi scanditi nell'Apocalisse, ma cosa succede durante i 1000 anni di prigionia del demonio? E perche' c'e' questo intervallo? Il testo dice (al versetto 4) che all'inizio dei 1000 anni i giusti risorgeranno, ma bisogna notare che questi giusti sono solo coloro che hanno dato la vita per non ubbidire alle imposizioni dell'Anticristo (adorarlo, ricevere il suo marchio...). La tradizione millenarista successiva ha interpretato che questa "prima resurrezione" (versetto 5) e' riservata ai soli martiri, mentre tutti gli altri dovranno rimanere morti aspettando la "seconda resurrezione" che si verifica solo dopo il millennio (versetti 12-13). Quindi i 1000 anni sono un periodo nel quale Cristo e i martiri risorti possono regnare prima della conclusione definitiva della storia che avverra' solo dopo. Questa dottrina, che viene tecnicamente chiamata "millenarismo", si appoggia anche su di un passo della Prima lettera ai Corinzi di Paolo: nel capitolo 15, al versetto 25, Paolo dice che e' necessario che Cristo regni fino ad avere annientato tutti i suoi nemici, l'ultimo dei quali sara' la morte. Da qui si deduce che il regno di Cristo deve durare per un periodo di tempo limitato (1000 anni) e che poi egli lo cedera' a Dio Padre. Questo e' tutto quello che si trova nel Nuovo Testamento: vedremo prossimamente come la dottrina si e' sviluppata nel cristianesimo antico e non.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono pronto a marciare. Cordialmente, Magog ומגוג