Si consideri, ad esempio, che i Magi sono spesso rappresentati come re, benche' non vi sia traccia di questo particolare in Matteo. C'e' chi sostiene che questo sviluppo "politico" sia da collegare al fatto che, fin da subito, i Magi divengono modelli di comportamento per il "vero credente". La scena dell'adorazione compare su un buon numero di sarcofagi di epoca paleocristiana, come nell'esempio qui riportato. E' interessante notare che, oltre all'oro portato dal primo, gli altri Magi non presentano i doni che ci si aspetterebbe, ma pani e altri generi alimentari. Qualcuno interpreta questo particolare come un riferimento alle elemosine che il defunto metterebbe in primo piano per dimostrare di essersi meritato la salvezza (anzi, si arriva anche ad identificare nel "titolare" del sarcofago il quarto personaggio in toga che segue il terzetto dei Magi che, invece, indossano il regolare abito persiano).
Questa sovrapposizione fra Magi e singoli credenti diventa ancor piu' interessante quando gli imperatori diventano cristiani. Fino a quel punto, il significato politico della storia era limitato alla brutta figura fatta da Erode, ma e' chiaro che, da Costantino in poi, il sovrano non puo' piu' accettare di vedersi relegato in tale, scomoda posizione. Infatti, dal IV secolo comincia a far capolino l'idea che i Magi fossero "re" e poi questo diventera' un elemento inamovibile della storia in epoca medievale. Come i Magi, il re presenta l'oro della propria corono quale offerta per il neonato Gesu'; di rimando, Gesu' garantisce al sovrano il "diritto" di regnare, proprio in virtu' di questa solenne dimostrazione di devozione.
Che i Magi siano "re" comincia ad essere oggetto di critica quando i Riformatori invitano ad essere piu' attenti a quello che c'e' davvero scritto nel Nuovo Testamento. Tuttavia, come fa notare Luz nel suo commentario a Matteo, questa e' solo un'altra dimostrazione di quanto poco impatto abbiano le decisioni esegetiche in questo campo: a tutti gli effetti, soprattutto nei paesi cattolici, i Magi sono rimasti "re" e come tali vengono rappresentati ed immaginati.
7 commenti:
Tanto per capire: questi tre saggi arrivati alla nascita di Cristo, seguendo la cometa, sono per caso dello stesso tipo di quelli (anche saggi, anche loro astrologi) arrivati alla nascita di Siddhartha Gautama Buddha 560 anni prima?
Che poi – probabilmente - Siddhartha doveva essere più popolare, visto che alla sua nascita di saggi ne sono arrivati ben otto. Come i tre di Cristo, gli otto di Siddhartha, sono arrivati per onorare un re bambino e un futuro grande uomo santo.
Che fosse nato un sant'uomo lo si capiva perché anche Māyādevī, la mamma di Siddhartha, aveva concepito quel figlio in purezza e lo aveva partorito senza dolore, come la Madonna.
Dei racconti sulla natività mi piacerebbe sapere da Bazzana come in genere viene valutata la duplice attestazione dell'affermazione della nascita verginale di Gesù e di Betlemme come luogo di nascita di Gesù e il rapporto di queste due concordanze con il criterio della molteplice attestazione indipendente.
Inoltre, più in generale, vorrei sapere come mai mi risulta che fra gli storici odierni di Gesù sembra si utilizzino soprattutto i vangeli canonici (soprattutto Marco e Q) e un po' di Tommaso ma quasi mai tutti gli altri frammenti e testimonianze a prescindere dalla datazione (sto pensando soprattutto al materiale raccolto da Pesce "le parole dimenticate di Gesù"). Magari puoi dirmi tu se anche queste fonti possono dare qualcosa di utile per la ricostruzione storica di Gesù, o perlomeno per quella delle influenze che Gesù ebbe sulle persone che a lui si richiamorono per prime.
Ciao.
Michele
Caro Salazar,
grazie del suggerimento: purtroppo, la mia conoscenza delle tradizioni buddhiste e' assai scarsa (chiedero' in giro). Comunque, non troverei sorprendente che una tradizione leggendaria di questo tipo si fosse diffusa anche in aree geografiche e culturali diverse.
Solo due annotazioni: i Magi di Matteo non sono necessariamente tre. Il numero ormai consacrato si impone relativamente tardi e abbiamo anche tradizioni in cui sono 12, per esempio. Inoltre, non e' ben chiaro che "seguano una cometa": il testo dice solo che "vedono una stella" (c'e' chi interpreta questo in riferimento ad altri fenomeni astronomici).
Saluti
Caro Michele,
in genere (tranne che per la minoranza che considera Luca dipendente da Matteo) si dice che entrambi gli evangelisti conoscevano la tradizione della concezione verginale e della nascita a Betlemme, ma ciascuno ha sviluppato il racconto di supporto in modi assolutamente diversi. E, in effetti, i risultati non hanno nulla in comune.
Per quanto riguarda la tua seconda domanda, metti il dito nella piaga. I materiali canonici hanno sempre goduto di un "diritto di prelazione" di natura teologica e questa influenza si dimostra difficile da superare anche quando gli studiosi tentano onestamente di fare ricerca storica. Io sono un po' scettico sulla quest del Gesu' storico in generale, ma bisogna anche riconoscere che sia gli apocrifi che gli agrapha (come quelli raccolti da Pesce) non trasmettono poi questa gran massa di notizie che stravolgerebbero l'immagine storica di Gesu'. I testi che sembrano avere qualche significativo valore storico in questo senso sono pochi (come dici tu, Tommaso, il Vangelo di Pietro, forse il Vangelo segreto di Marco...).
Saluti
A Giovanni Bazzana: non saprei se le motivazioni teologiche bastino a prediligere solo i vangeli canonici, (forse conta anche l'antichità di Marco e di Q) se fosse penso che si userebbero un po' di più fonti come il resto del nuovo testamento, soprattutto le lettere di Paolo, più antiche dei vangeli (se non sbaglio una di esse dà un racconto dell'ultima cena parallelo ai vangeli), forse anche se non sono molto utili alla ricostruzione del Gesù storico almeno potrebbero essere utili per ricostruire la sua influenza sulle persone a lui più vicine.
Ciao.
Michele
Si, la congiunzione di Giove e Saturno del 7 dC, molto luminosa e perfettamente visibile in un cielo non ancora inquinato dalla luce elettrica. Avvenne tre volte in quell’anno, e in dicembre - se ricordo bene - anche Venere passò vicino alla coppia. Un avvenimento cosmico memorabile, con tre dei cinque pianeti visibili ad occhio nudo dalla Terra veramente vicinissimi.
Ma se parliamo di leggenda, la cometa è la leggenda, e quindi va accettata di buon grado assieme ai Magi. A parte il fatto che mia zia Matilde – donna terribile – non accetterebbe mai un presepe senza cometa.
Qui andiamo sulla speculazione pura: i saggi arrivarono da est ed erano tre (prendiamo il numero per buono). A est della Palestina c’è l’India, dove gli insegnamenti di Gautama Buddha si sono diffusi e consolidati.
Tre sono le cose nelle quali i buddisti trovano rifugio (take refuge), e sono dette i tre gioielli (i gioielli solitamente sono d’oro e si regalano): lo stesso Buddha, il Dharma (l’insegnamento) e il Sangha (la comunità).
Che tradotto funziona così: Cristo, l’insegnamento di Cristo e la comunità cristiana.
Non è che qualche insegnamento di Gautama abbia viaggiato verso ovest negli ultimi decenni aC e abbia ispirato qualcuno, abbia favorito la nascita di qualche idea nuova.
La leggenda vuole tre saggi arrivati dall’est che portano doni a Cristo, nel rifugio dov’è nato. Che se poi i saggi sono 10 o 12, va bene, tanto stiamo speculando, che è cosa assai divertente.
Se posso proporre un'analisi comparatistica sulla leggenda della nascita di Gesù, in cui si parla anche della visita dei "sapienti" alla culla del divino bambino...
http://gangleri.bifrost.it/2012/12/il-natale-analisi-comparatistica.html
Commenti, correzioni e precisazioni sono sempre benvenuti. Buon lavoro a tutti quanti!
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