lunedì 7 giugno 2010

Invenzione, riscrittura, usurpazione


Sono stato per alcuni giorni ad Aahrus, in Danimarca, dove ho partecipato ad un convegno molto bello dal titolo "Invention, Rewriting, Usurpation: Discursive Fights over Religious Traditions in Antiquity" ("Invenzione, riscrittura, usurpazione: lotte dialettiche attorno alle tradizioni religiose dell'antichita'"). Tema fondamentale del colloquio, di cui cerchero' di riportare gli spunti piu' interessanti nelle prossime settimane, e' stato lo studio di come le religioni antiche (soprattutto il cristianesimo) hanno creato e modificato le loro tradizioni in rapporto con chi le aveva precedute e chi si trovava in competizione con esse. I tre sostantivi nel titolo (invenzione, riscrittura e usurpazione) non sono scelti a caso, ma indicano tre possibili modalita' attraverso le quali questi complessi fenomeni culturali possono essere analizzati: "invenzione" indica la creazione di una tradizione per legittimare l'esistenza o l'identita' di un certo gruppo (questo accade per tutti e tutte le "tradizioni" in gran parte non sono altro che invenzioni), "riscrittura" indica l'atto di prendere una tradizione altrui e di "riscriverla" inserendoci i propri significati (e' quanto accade nel momento in cui i cristiani assumono la Bibbia ebraica e la reinterpretano trovandoci dappertutto profezie su Cristo). "Usurpazione" e' un caso particolare della "riscrittura", ma comporta anche una delle operazioni piu' spiacevoli, perche' l'originale "proprietario" della tradizione "riscritta" viene anche espropriato e il nuovo possessore si sostituisce completamente all'antico sopraffacendolo (questo, purtroppo, e' stato fatto dai cristiani ai danni degli Ebrei, la cui tradizione - per esempio, il nome stesso di "Israele" - e' stata assunta nella sua totalita' dai nuovi padroni).
Come indicato ancora dal titolo, questi fenomeni non sono mai limitati ad un piano unicamente intellettuale, ma diventano quasi immancabilmente "lotte", perche' dietro all'invenzione, alla riscrittura o all'usurpazione si trova sempre il tentativo di acquisire o di difendere una posizione di potere. Per esempio, nello scontro fra cristianesimo e giudaismo cui si accennava sopra il rapporto di potere fra le due religioni e' sempre al centro della discussione, ma non solo perche' una vuole prevalere sull'altra. In piu' bisogna anche considerare che, a partire dal secondo secolo, tanto i cristiani quanto gli Ebrei cercano di presentare la propria parte al governo romano come la piu' rispettosa dell'ordine costituito e dell'autorita': il vero potere di permettere l'esistenza di uno o dell'altra religione spetta infatti all'impero e naturalmente i due contendenti lottano per negoziare la propria posizione.

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