venerdì 28 agosto 2009

Cosa scrive Gesu' nella sabbia?

Quando ho menzionato la famosa pericope dell'adultera, una lettrice in un commento ha fatto riferimento a quello che Gesu' avrebbe scritto nella sabbia (in Giovanni 8, versetti 6 e 8). Visto che oggi e' stata una giornata piuttosto noiosa, piena di meetings in cui mi e' stata propinata tutta l'organizzazione della scuola condensata in poche ore, vorrei divertirmi un po' con questo vecchio problema esegetico: che cosa scrive Gesu' sulla sabbia mentre gli Ebrei vogliono lapidare l'adultera?
Il Vangelo di Giovanni non dice niente in proposito e, come accade sempre in questi casi, gli interpreti si sono sbizzarriti nel proporre spiegazioni piu' o meno ardite. La nostra lettrice suggeriva che Gesu' avrebbe scritto per terra i peccati dei presenti. Questa e' una delle interpretazioni piu' curiose ed il primo a proporla e' stato Gerolamo in un suo trattato contro i pelagiani. Secondo il Padre della chiesa, Gesu' avrebbe scritto non solo i peccati di coloro che si trovavano li', ma quelli di tutti i mortali. Non si sa bene dove Gerolamo abbia preso questa idea, ma non e' improbabile che se la sia inventata lui stesso, per combattere i pelagiani che ritenevano che fosse possibile liberarsi dal peccato colle forze umane. Gesu' invece nella storia dell'adultera dimostrerebbe che nessuno e' senza peccato. Da qui nasce la famosa battuta secondo la quale Gesu' avrebbe chiesto a sua madre di andarsene prima di dire la frase: "Chi e' senza peccato scagli la prima pietra". Ricordate che la barzelletta funziona solo se la raccontate a dei cattolici.
In altra interpretazione e' quella che si richiama a un celebre episodio del Libro di Daniele (capitolo 5) in cui una misteriosa mano compare durante un banchetto del re Baldassar e scrive sulla parete un enigmatico giudizio di condanna. Gesu' avrebbe fatto lo stesso, scrivendo un giudizio divino contro gli accusatori e non contro l'accusata. 
Esaminate molte possibilita', mi pare di essere d'accordo con quello che dice sulla questione Raymond Brown, un grande esperto del Vangelo di Giovanni: "E' difficile liberarsi dalla sensazione che, se il contenuto dello scritto fosse stato qualcosa d'importante, l'autore ce lo avrebbe detto". 

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Grazie per l'attenzione e la premura nel rispondermi malgradi i suoi impegni di lavoro. A presto con altre domande.G. Nicora

Anonimo ha detto...

Ottima spiegazione per un adulto per cercare di capire e togliersi una curiosità, ma dopodomani mi tocca spiegarlo a dei bambini di terza elementare che mi faranno centomila domande....già tremo......
Anna

Giovanni Bazzana ha detto...

Cara Anna,
grazie dell'approvazione, ma ti confesso che sono impressionato dal fatto che ti accingi a spiegare questo testo ai tuoi piccoli allievi: ci sono tantissimi problemi complessi (l'adulterio, la colpa, il perdono...) che io non saprei mai caome fare a proporre.
Hai tutta la mia ammirazione e prometto che non mi lamentero' piu' dei miei (relativi) problemi didattici

Anonimo ha detto...

Geremia 17,13 "I nomi dei peccatori sono scritti sulla sabbia". mi piace questo richiamo: Gesù scrive i nomi degli astanti, che conosce, come peccatori. Questi capiscono che lì sono scritti i loro nomi e questo è un ulterioreb deterrente a scagliare la prima pietra