martedì 25 agosto 2009

Anticristo IV

Penso di chiudere oggi la mia piccola serie dedicata all'Anticristo, a meno che dei lettori non presentino nuove richieste di approfondimento e mi inducano a riprendere in mano la questione. Mi pare giusto concludere parlando un po' della "fortuna" dell'Anticristo anche al di fuori dell'Apocalisse di Giovanni, visto che questa figura pressoche' mitica e' diventata quasi un elemento obbligato in tutti i secoli della lunga storia del cristianesimo. Non posso, per evidenti ragioni di spazio, parlare qui di tutta questa lunga evoluzione, ma vorrei almeno dire come la bestia dell'Apocalisse ha preso il nome di Anticristo e anche altre caratteristiche che non si trovano nel libro di Giovanni.
Ho gia' detto altrove che il nome "Anticristo" non compare nell'Apocalisse, ma solo nelle lettere di Giovanni (probabilmente non la stessa persona che ha scritto l'Apocalisse) per indicare dei maestri cristiani rivali, che l'autore considera eretici e quindi "oppositori di Cristo". Non c'e' quindi nessun significato escatologico legato al termine "Anticristo": il primo autore che usa questo vocabolo riferendolo alla bestia e' Ireneo di Lione, che commenta lungamente i capitoli 13 e 17 dell'Apocalisse alla fine del secondo secolo. Ireneo compie anche un'altra operazione molto importante, perche' associa alla bestia e all'Anticristo una figura che compare nel capitolo 2 della Seconda lettera ai Tessalonicesi. Questo e' uno scritto attribuito a Paolo, ma quasi certamente non dovuto alla sua mano, bensi' a quella di un cristiano dell'inizio del secondo secolo. Nel capitolo 2, l'autore parla di un non meglio precisato "uomo dell'iniquita'" o "figlio della perdizione" che pretenderebbe di essere adorato come Dio: egli e' l'ultimo avversario che Gesu' deve sconfiggere prima di iniziare il suo regno. Molte delle caratteristiche sono simili a quelle della bestia di Apocalisse (infatti, tutte sono prese da libri dell'Antico Testamento e in particolare da Daniele): sfruttando queste somiglianze Ireneo ha creato l'Anticristo come miscuglio di Apocalisse e 2 Tessalonicesi. La stessa linea e' poi stata seguita da quasi tutti i commentatori cristiani successivi.

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