tag:blogger.com,1999:blog-416943278141321583.post3425183296401664735..comments2014-01-21T19:35:08.657+01:00Comments on TA BIBLIA: Le molte ambiguita' di GiovanniGiovanni Bazzanahttp://www.blogger.com/profile/01016221669336335450noreply@blogger.comBlogger6125tag:blogger.com,1999:blog-416943278141321583.post-53454402656433469682010-03-03T14:59:24.422+01:002010-03-03T14:59:24.422+01:00Caro Giovanni,
solo tu decidi della positivita'...Caro Giovanni,<br />solo tu decidi della positivita' degli effetti di una certa interpretazioen che decidi di abbracciare: e' un concetto di etica della responsabilita' che fa da cardine a tutto il sistema, almeno secondo me.<br />Non esiste nessuna autorita' esterna che puo' dare direttive e non esiste un "testo" oggettivo che possa essere piu' o meno "forzato" dall'interprete, come dici tu. Chi afferma l'esistenza di un principio esterno e neutrale che faccia da controllo, secondo me (e scusa la brutalita') nella migliore delle ipotesi insegue un miraggio positivista ottocentesco e nella peggiore non fa altro che nascondere il proprio personale interesse nel successo di una certa interpretazione.<br />Non credo di aver capito la tua osservazioen relativa all'attivita' legislativa: vuoi dire che un legislatore non e' responsabile degli effetti prodotti dalle leggi che scrive?<br />Un salutoGiovanni Bazzanahttps://www.blogger.com/profile/01016221669336335450noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-416943278141321583.post-77937247055580129362010-02-28T23:12:24.662+01:002010-02-28T23:12:24.662+01:00Ciao Giovanni, grazie per la risposta. Parto anche...Ciao Giovanni, grazie per la risposta. Parto anche io dalla fine, ove affermi che "una decisione responsabile si possa prendere solo sulla base degli effetti politici e morali generati dalle interpretazioni". Il problema è chi stabilisce la positività degli effetti morali e politici? Chi stabilisce che un certo effetto è politicamente e moralmente positivo e che un altro non lo è? L'autore di una legge non può deciderne l'interpretazione: questo compito spetta alla dottrina ed alla giurisprudenza e se una legge condice ad effetti politicamente e moralmente negativi non si può ignorare. Nel caso della Samaritana l'interpretazione femminista mi pare voler forzare il testo a dire qualcosa che supporti una certa tesi.Ainurhttps://www.blogger.com/profile/07541177963400447109noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-416943278141321583.post-37366203987749428822010-02-28T18:46:09.511+01:002010-02-28T18:46:09.511+01:00Caro Giovanni,
scusa per il ritardo di questa risp...Caro Giovanni,<br />scusa per il ritardo di questa risposta, ma ho avuto una settimana di delirio.<br />Se non ti dispiace parto dalla fine: quando scrivo "giusta" intendo accettabile per me dal punto di vista morale, quindi "giusta" nel senso legato alla "giustizia" non al metodo.<br />Ovviamente, questo e' un criterio che dipende dai miei parametri di giudizio morale e quindi la cosa potrebbe essere diversa per un altro interprete: l'importante e' che ogni interprete sia estremamente chiaro sui suoi parametri e non confonda le acque.<br />Facciamo l'esempio della Samaritana di cui abbiamo gia' parlato e selezioniamo due possibili interpretazioni (fra le molte possibili e legittime). La prima e' allegorica e vede la samaritana come il simbolo della religione samaritana che ha abbandonato la Torah ebraica (i 5 mariti) e vive ora nel peccato di idolatria (vive con un uomo senza essere sposata): poi arriva Gesu' e la riconduce sulla retta via. La seconda e' la lettura piu' "femminista" che vede la donna come una vittima di una societa' patriarcale che la costringe a vivere con un uomo che non la rispetta e non la vuole sposare: poi arriva Gesu' e le da' la liberta' di essere apostola e indipendente. <br />Come si giudica qui? Tu fai l'esempio giurisprudenziale, ma non calza: nel caso di un processo abbiamo due parti che hanno due visioni soggettive e che si mettono d'accordo per sottomettersi al giudizio, ugualmente soggettivo, di una terza parte. Non e' che il giudice sia "neutrale": c'e' solo una convenzione che lo considera tale per permettere al sistema legale di funzionare e non farci piombare tutti nella legge della giungla.<br />Ugualmente, fra le due interpretazioni della Samaritana chi dovrebbe decidere quale ha gli argomenti piu' "solidi"? Non ci si puo' riferire ne' al testo, che e' muto, ne' all'autore, che e' morto e sepolto. Io penso che una decisione responsabile si possa prendere solo sulla base degli effetti politici e morali generati dalle interpretazioni: la prima mette le donne in una luce negativa, la seconda fa l'opposto.<br />Un salutoGiovanni Bazzanahttps://www.blogger.com/profile/01016221669336335450noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-416943278141321583.post-13649805092716237222010-02-26T17:59:40.080+01:002010-02-26T17:59:40.080+01:00Ciao Giovanni, tu mi poni una
domanda e t rispond...Ciao Giovanni, tu mi poni una <br />domanda e t rispondo volentieri.<br />Io credo che esista un'interpretazione "legittima", magari non condivisibile, ma basata su argomenti solidi ed una "arbitraria", che si ha quando si cerca di far dire al testo quello che fa comodo. Un esempio di questo lo trovi nella giurisprudenza quando le parti sottopongono al giudizio le loro visioni della legge e dei fatti.<br />Hai scritto che: "la scelta ultima sull'interpretazione che preferisce rimane al lettore". Hai scritto anche che: "ogni interpretazione e' possibile, ma questo non vuol dire che sia giusta". <br />Hai scritto anche che in un testo va preferita "l'interpretazione che tutela di piu' la dignita' degli esseri umani".<br />Le cose sono apparentemente in contraddizione, quindi ti chiedo una spiegazione: da un lato scrivi che ogni interpetazione è legittima e che bisogna preferire quella a maggiore contenuto morale, dall'altra scrivi anche che non è detto che un'interpretazione sia giusta. Cosa significa "giusta"?<br />Un salutoAinurhttps://www.blogger.com/profile/07541177963400447109noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-416943278141321583.post-49399528354525011692010-02-26T04:53:14.049+01:002010-02-26T04:53:14.049+01:00Caro omonimo,
dipende cosa intendi con "legit...Caro omonimo,<br />dipende cosa intendi con "legittima": per quanto mi riguarda ogni interpretazione e' possibile, ma questo non vuol dire che sia giusta.Giovanni Bazzanahttps://www.blogger.com/profile/01016221669336335450noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-416943278141321583.post-40724270695332903792010-02-26T00:33:39.390+01:002010-02-26T00:33:39.390+01:00Ciao Giovanni, commento solo l'ultima parte di...Ciao Giovanni, commento solo l'ultima parte di quanto hai scritto. Senza dubbio l'interpretazione di un testo è opera di chi legge, vale per ogni testo, sia esso si chiami Vangelo o Codice Civile. Allo stesso modo è indubbio che i testi vanno saluti leggere e che non ogni interpretazione è legittima.Ainurhttps://www.blogger.com/profile/07541177963400447109noreply@blogger.com